Il rapporto della Federal Reserve suggerisce di tassare Bitcoin o implementare un divieto per affrontare il deficit governativo, suscitando critiche da parte degli addetti ai lavori del settore

La Federal Reserve Bank di Minneapolis negli Stati Uniti ha recentemente pubblicato un nuovo rapporto di ricerca esprimendo preoccupazioni sull'impatto di Bitcoin sulla politica fiscale del governo, suggerendo che potrebbe essere necessario tassarlo o proibirlo legalmente per aiutare i governi a gestire i deficit. Il documento sostiene che Bitcoin complica gli sforzi per mantenere deficit governativi permanenti, specialmente in un'economia dipendente dal debito nominale. Sottolinea che Bitcoin ha creato una cosiddetta "trappola del bilancio equilibrato", costringendo i governi a bilanciare i loro bilanci. Questo documento è stato fortemente criticato dai sostenitori di Bitcoin. Matthew Sigel, capo della ricerca sugli asset digitali presso VanEck, ha affermato che la Federal Reserve Bank di Minneapolis ora si allinea con la Banca Centrale Europea (BCE) nella sua critica a Bitcoin. Ha sottolineato che questo documento prevede divieti legali e tasse aggiuntive su bitcoin per garantire che il debito pubblico rimanga l'unico titolo "privo di rischio". Dan McArdle, co-fondatore di Messari, ha particolarmente notato un documento del 1996 pubblicato dalla banca intitolato "Money is Memory", che descrive il denaro come un oggetto a fornitura fissa che non entra in produzione - un concetto strettamente legato al design di Bitcoin.